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e il suo lemure
Cheng Xiao-Chen da parte di Thomas Cheilan
“La principessa Lilith era venuta a rendere visita “ai suoi cugini„ delle nove iridi.
Gradisce chiamare così archidémons per gusto della provocazione incrociata di una punta di convoitise lubrique. Ovviamente, essendo la sua fila inferiore ai nove, questo modo di designarli è completamente sacrilège. Ma la principessa si è sempre permessa delle divergenze di condotta, e dirò anche grandi, più volte ed in tutte le posizioni. Riconosco che all'evocazione delle imprese di cui sa rendersi colpevole la mia piuma è ancora calda, ma c'è nulla più che aggrava soltanto di di farsele riportare da altre piuttosto che di parteciparvi sé e questo è, ahimè, la mia condizione triste di grande cronista.
In qualsiasi modo, i succubes, attualmente, tendono a passare da modo, e la bougresse aveva bello pavaner nelle pose più gli obscènes, a grande rinforzo di attrezzi di sévices deviati della loro destinazione, nulla non vi faceva. I grandi feudali avevano semplicemente la testa altrove.
Lilith veniva ad informarsi dalle sue province - così lontane che si dimenticherebbe il nome con questi tempi torbidi - degli affari che agitavano la corte infernale. E nessuno non sembrava volere prestare attenzione ad essa.
Il mio orribile suzerain, Angra Manyu avevano rifiutato di riceverla finché non giurerebbe che il suo solo padrone era Lucifero. È vero che uno solo, ai sensi di Lilith, è perdere molto in intrattenimento e si può capire che accolse quest'ingiunzione con il più grande disprezzo.
Ma non fu meglio trattata all'altro ciò che ebbe ovviamente il regalo dello enrager in sommo grado. Non voleva ammettere che era la guerra e che l'influenza degli angeli sulla città captivait l'attenzione dei potenti.
Tuttavia, l'animale non si riconosceva superato per così poco. Grazie al suo numero di provinciale, rameuté un piccola confrérie di ambasciatori infernaux a che distribuiva di fretta i suoi favori, rinviandoli al loro stato primitivo di diavoli di Sabbat.
Poiche'il suo seguito di cornuti gli aveva dato un po'di capacità, volle farsi portare fuori delle nuove iridi sul teatro di battaglia più vicino.
Intendeva certamente così ricollegarsi alla politica illustrandosi con alcune imprese guerriere.
Grande fu la sua delusione quando una volta uscita dal titanico e la scura rimane archidémons, capì che con tutte le società che la precedono sulla strada, si troverebbe bene un garce opportuniste per onorargli il primo posto. È per questo che decise di prendere in prestito una scorciatoia che sembrava essere stato dimenticato dagli strateghi.
I diavoli che lo accompagnavano tentarono invano di dissuaderne, ma Lilith non vedeva dinanzi ad essa che una porta di soffre che conduce ad uno dei nove ducati. Dalla sua fila di principessa, poteva costringere non importa la quale archiducs da lasciarle attraversare il suo collegio elettorale.
Così Lilith si trovò trasportato in un paesaggio sconosciuto ed e questo particolarmente pacifico era sospetto. La cupola balenava di una chiarezza morbida e la neve copriva le colline circostanti sparse di alberi morti. Là su un piccolo ponte in pietra enjambant un fiume, si tenevano un vecchio orientale al viso décharné dai secoli, una mummia in tessuti di seta raffinati intorno al quale enroulait un lémure, o piuttosto un drago.
Il vostro servo humble si limiterà qui a riportare la scena così come è considerata avere avuto luogo.
Lilith si avanzò verso il ponte, dandinant generosamente, il petto che conquista, e che sfoggia l'espressione della più innocente dei vergini.
Senza riguardo per questo ruolo di composizione, il mandarin infernal svolse di un gesto vivo un rullo di pergamena fino al suolo. Mentre lo consultava, tenendo il bordo superiore della sua lunga mano griffue, l'impazienza sembrava guadagnare il vieillard.
- Chi sei creatura? finisce per chiedere di un tono autorevole. Non trovo l'elenco dei tes crimini.
- Nomino Lilith rispose la principessa di un'aria mutin, e non ho commesso alcun crimine poiché io uno damnée.
- Nessun crimine, ne è certo?
Della sua mano libera, il mandarin si mise a griffonner la pergamena. Il suo atteggiamento sovrano aggravò il démone.
- Che asso tu osato iscrivere a mio carico, vecchio capro? chiese incrociando le braccia.
- Lilith tentativo di corruzione di un bureaucrate imperiale. Ed anche aggiungerò l'oltraggio di cui ti hanno appena reso colpevole… “vecchio capro„ è irriverenti.
Questa risposta causò la rabbia del succube i cui corni si misero a spingere smisuratamente mentre il colorante della sua pelle trasferiva al sangue rosso.
- Ed ai sensi di che, rimasto, potresti permetterlo di formulare accuse contro la mia persona nobile? urlò.
- Ai sensi degli esami imperiali che sono passato con successo durante la dinastia Sui, rispose il mandarin con panache.
Immergendo i suoi piccoli occhi luisants nello sguardo colérique del démone, arretrò di un passo flessibile pur tendendo una delle sue dita griffus in direzione della criminale. E ciò, certamente, senza cessare di tenere brandisce della stessa mano, sotto l'effetto di qualche principio religioso, il rullo di pergamena.
Accompagnò i suoi movimenti di una cautela categorica: “Nomino Cheng Xia-Chen e sulle terre del mio padrone, sola sua legge si applica. Acconsentite a scontare la ta pena al diciottesimo inferno o la punizione potrebbe bene appesantirsi. „
Lilith non che tiene più, lanciò la sua società di diavoli all'attacco del piccolo ponte. La collera della loro maestra charmante esigeva un carico bestiale di distruggere il opportuno.
Volle gridare un ordine presunto rafforzare l'ardore delle sue truppe ma lo sguardo luisant di Cheng gli fece perdere il filo dei suoi pensieri.
Il primo assaillant raggiunse il bureaucrate seguito da vicino dagli altri. Quelli degli ambasciatori che chiudevano il mercato saltarono direttamente nel fiume per circondare la loro preda. Così tutti furono interessati dal soffio di drago di cui il lémure li onorò evaporandosi. Ciò ebbe per effetto di rendere gli attacchi meno precisi. Cornuto che, in testa di meute, caricava il mandarin diventò molto più lento e ricevuto più colpi che ne non diede.
Piuttosto che di perire senza indugio, la mummia sublime si mostrò particolarmente coriace, che sopravvive alle prime volate di artigli e che svuota la vita dell'avversario, con i suoi gesti alla celerità notevole.
Alla vista delle sentinelle del settore che correvano di ogni parte, Lilith che osserva la scena a distanza, lanciò ai suoi servi: “Verrete a fine di maledice vieillard, benda di impotenti? „
Quest'insulto stancò i diavoli che, che vedono il bureaucrate loro resistere ed i suoi rinforzi avvicinarsi, abbandonarono il combattimento e la principessa. Ma uno di loro non andò nullo parte poiché Cheng svuotò la sua vita fino a cura completa.
Allora riadattò il suo vestito, riprese il suo posto sul piccolo ponte e ricordò a lui il suo drago, la totalità senza segno d'esaurimento fisico.
Lilith lo vive griffonner nuovamente sulla sua pergamena e la sua rabbia si attenuò per lasciare posto alla hilarité quando capì che il bureaucrate imperiale Cheng Xia-Chen stava appesantendo l'elenco dei carichi che pesavano contro essa… L'idea di lasciarsi besogner con mani specializzate su una tavola di supplice sfiorar certamente lo spirito.
- Quali sono le punizioni inflitte nel diciottesimo inferno? chiese di un'aria coquin.
- La distruzione del cuore, rispose il bureaucrate. Ma il mio padrone può trasformare la sanzione in pena di interessi generali se dai prova di humilité.
Sono le ultime parole che intese l'ambasciatore infernal che mi ha riportato questa prova prima di fuggire le terre del re Yanluowang.
Da allora, la corte infernale è senza notizie della principessa Lilith. „
Abaadoth grande cronista delle nove iridi
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